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L’ombra globalista della pandemia


Se non si può escludere a priori un’antropogenesi del virus, se era nota da tempo la possibilità che la Cina non fosse in grado di gestire certi patogeni con la dovuta sicurezza e se era nota l’intenzionalità degli Stati Uniti di colpire la Cina a tal punto da poter ipotizzare una guerra ibrida, manca comunque una parte della storia: esiste l’eventualità di una responsabilità della comunità internazionale in questa pandemia?


Tra le prove utilizzate per avanzare gravi sospetti contro una presunta pianificazione della pandemia si considerano alcuni eventi premonitori effettivamente clamorosi. Il 18 ottobre 2019 la John Hopkins Bloomberg School of Health Security, in partnership con il World Economic Forum di Davos e la Bill and Melinda Gates Foundation, organizza l’Event 201 – a global pandemic exercise [45], cioè una simulazione su una pandemia di alto livello. L’Event 201 è una iniziativa del settore privato, anche se partecipano personalità di varie fondazioni legate alle Nazioni Unite, in linea con l’ormai inestricabile commistione tra interessi pubblici e privati di questo ente sovranazionale. Curiosamente il virus considerato nella simulazione è un coronavirus e viene chiamato nCoV-2019, cioè con lo stesso nome con cui inizialmente era chiamato il COVID-19 (o SARS-CoV-2) prima il WHO lo ribattezzasse a fine gennaio 2020. Lo scenario previsto in questa simulazione è straordinariamente predittivo, se non per il fatto che si è considerato l’epicentro della pandemia in brasile: <l'evento 201 simula lo scoppio di un nuovo coronavirus zoonotico trasmesso da pipistrelli a maiali a persone che alla fine diventa efficacemente trasmissibile da persona a persona, portando a una grave pandemia. L'agente patogeno e la malattia che causa sono in gran parte modellati sulla SARS, ma è più trasmissibile in ambito comunitario da persone con sintomi lievi. La malattia inizia negli allevamenti di suini in Brasile, inizialmente in silenzio e lentamente, ma poi inizia a diffondersi più rapidamente negli ambienti sanitari. Quando inizia a diffondersi efficacemente da persona a persona nei quartieri a basso reddito e densamente affollati di alcune delle megalopoli del Sud America, l'epidemia esplode. Viene prima esportato per via aerea in Portogallo, negli Stati Uniti e in Cina e poi in molti altri paesi. Sebbene all'inizio alcuni paesi siano in grado di controllarlo, continua a diffondersi e a essere reintrodotto, e alla fine nessun paese può mantenere il controllo. Non è possibile che un vaccino sia disponibile nel primo anno. Esiste un farmaco antivirale immaginario che può aiutare i malati ma non limitare in modo significativo la diffusione della malattia. Poiché l'intera popolazione umana è sensibile, durante i primi mesi della pandemia, il numero cumulativo di casi aumenta esponenzialmente, raddoppiando ogni settimana. E man mano che i casi e le morti si accumulano, le conseguenze economiche e sociali diventano sempre più gravi. Lo scenario termina dopo 18 mesi, con 65 milioni di morti. La pandemia sta iniziando a rallentare a causa della diminuzione del numero di persone sensibili. La pandemia continuerà in una certa misura fino a quando non vi sarà un vaccino efficace o fino a quando l'80-90% della popolazione mondiale non sarà stata esposta. Da quel momento in poi, è probabile che sia una malattia endemica dell'infanzia> [46].



Tra i partners troviamo la quasi onnipresente Bill & Melinda Gates Foundation [47], fondata dal magnate della Microsoft assieme all’amico Warren Buffett, due degli uomini più ricchi del mondo. Questo genere di entità non sono semplicemente un modo agevole di pagare miliardi di dollari di tasse in meno e allo stesso tempo ripulire l’immagine pubblica dei propri fondatori, ma anche per sostenere interessi privati. Il pioniere di questo tipo di filantropismo è stato guarda caso Frederick Taylor Gates, il nonno di Bill, principale consigliere dell’allora uomo più ricco del mondo, John D. Rockefeller Sr., per cui ha ideato la nota Rockefeller Foundation. Come questa organizzazione anche la storia della Bill & Melinda Gates Foundation è da tempo associata all'eugenetica, allo studio delle pandemie globali e delle relative vaccinazioni di massa.



La Gates Foundation è infatti membro fondatore della Global Alliance for Vaccination and Immunization (GAVI) [65], la più grande organizzazione del mondo per la vaccinazione di massa, in partnership con World Health Organization (WHO), UNICEF e World Bank. A questo tipo di investimenti è correlata, per esempio, una simulazione del 2018, che presenta una curiosa assonanza con la pandemia da COVID-19 [66].


Il 28 febbraio 2020 il WHO lancia la campagna per la ricerca di un vaccino per il COVID-19, in partnership con GlaxoSmithKline, Coalition for Epidemic Preparedness Innovations (CEPI), ma anche del World Economic Forum di Davos e la Bill and Melinda Gates Foundation, cioè gli stessi identici partners dell’Event 201 che ha simulato la pandemia. La CEPI già dal 23 gennaio 2020 aveva annunciato l'avvio di tre programmi per lo sviluppo di vaccini contro il nuovo coronavirus, in partneship con le multinazionali Inovio e Moderna, di cui la Bill and Melinda Gates Foundation è ancora tra i principali azionisti. La stessa fondazione la troviamo tra i finanziatori del citato Pirbright Institute (quello del brevetto sul coronavirus) con una donazione di 5,5 milioni di dollari per la creazione di Livestock Antibody Hub come parte dell’agenda globalista “One Health” [48].

Bill Gates in persona ha pubblicato, come fosse un epidemiologo di fama mondiale, un interessante articolo sul The New England Journal of Medicine il 28 febbraio 2020, intitolato “In risposta al Covid-19 – Una pandemia che capita una volta in un secolo?”: <il mondo deve anche accelerare il lavoro sui trattamenti e sui vaccini per Covid-19. Gli scienziati hanno sequenziato il genoma del virus e sviluppato diversi promettenti vaccini in pochi giorni, e la Coalition for Epidemic Preparedness Innovations sta già preparando fino a otto promettenti vaccini candidati per studi clinici. […] Inoltre, dobbiamo costruire un sistema in grado di sviluppare vaccini e antivirali sicuri, efficaci, farli approvare e consegnare miliardi di dosi entro pochi mesi dalla scoperta di un patogeno in rapido movimento. Questa è una sfida difficile che presenta ostacoli tecnici, diplomatici e di bilancio, oltre a richiedere un partenariato tra il settore pubblico e quello privato. Ma tutti questi ostacoli possono essere superati. […] Sono necessari finanziamenti pubblici perché i prodotti pandemici sono investimenti straordinariamente ad alto rischio; i finanziamenti pubblici ridurranno al minimo il rischio per le aziende farmaceutiche e indurranno loro a saltare con entrambi i piedi. Inoltre, i governi e altri donatori dovranno finanziare, come bene pubblico globale, strutture produttive in grado di generare una fornitura di vaccini nel giro di poche settimane. Queste strutture possono produrre vaccini per i programmi di immunizzazione di routine in tempi normali e possono essere rapidamente ripristinati per la produzione durante una pandemia. Infine, i governi dovranno finanziare l'approvvigionamento e la distribuzione di vaccini alle popolazioni che ne hanno bisogno> [49]. Il leitmotiv globalista è sempre quello, privatizzazione dei profitti e socializzazione delle perdite, con l’aumento indiscriminato del debito pubblico, come attualmente stanno sostenendo anche personaggi del calibro di Mario Draghi.


Troviamo ancora la Bill and Melinda Gates Foundation tra i founding partners di un altro discusso evento del 19 settembre 2019, il "Rising to the Good ID Challenge". È un summit privato dell’ID2020 [50], una ong nata nel 2016 che promuove l’identità individuale come diritto umano in collaborazione con alte istituzioni sovranazionali come il United Nations High Commissioner for Refugees (UNHCR). Dietro alla solita maschera dei diritti umani, l’agenda è quella di garantire un’identità digitale a tutte le persone del mondo che renda obsoleta e inutile la necessità di documenti personali rilasciati dai governi. Quindi implicitamente promuove il tracciamento digitale di qualsiasi individuo, senza possibilità di anonimato, la solita distopia del totalitarismo tecnocratico. Una delle implicazioni di tale visione è proprio ciò che sta accadendo ora in Cina a causa della pandemia, cioè il monitoraggio in tempo reale degli spostamenti delle persone in aree soggette a quarantena, misure che potrebbero essere introdotte facilmente in tutto il mondo con questo medesimo pretesto. Una app traccia spostamenti è già al vaglio anche in Italia [51]. Da notare che il nome ID2020 indica la progettualità di raggiungere l’obiettivo proprio quest’anno, quando la pandemia l’ha reso improvvisamente possibile. Ci troviamo già dentro il sogno proibito del controllo sociale globalista: sospensione della pratica democratica, stato di emergenza permanente, libera circolazione delle merci e divieto di circolazione delle persone. Ma possiamo stare tranquilli, per il segretario di stato statunitense Mike Pompeo è solo una “esercitazione dal vivo”! [68]


Come fare a pensare male di personalità tanto rispettabili che dedicano la vita alla filantropia con tali nobili intenti? Con tanta malevola fantasia complottista, oppure con una sufficiente conoscenza della storia del falso-filantropismo a supporto dell’agenda globalista eugenetico-neomalthusiana. Nonostante un’imponente attività filantropica dedicata alla lotta alla povertà nei paesi in via di sviluppo e al miglioramento dell’istruzione pubblica negli Stati Uniti ci sono molte persone disposte a dubitare della buona fede della Bill & Melinda Gates Foundation, la cui attività lobbistica è più nota rispetto a quella caritatevole. Tra le altre cose, è accusata di aver sostenuto la candidatura di Tedros Adhanom a capo del WHO e di averlo posto a capo del Global Fund to Fight AIDS, Tuberculosis and Malaria, pesantemente colpito da scandali di frode e corruzione e fondato sempre dalla Bill & Melinda Gates Foundation. Giusto per fare un esempio, il già citato esperto di biowarfare, Francis Boyle, ha affermato: <le fondazioni di Bill & Melinda Gates finanziano questo tipo di lavoro di guerra biologica del DNA geneticamente modificato. È corretto. Quindi non puoi fidarti di tutto ciò che ti stanno dicendo, che in qualche modo sono là fuori cercando di rendere il mondo un posto migliore. Voglio dire, abbiamo Bill Gates che ammette pubblicamente che il mondo sarebbe un posto migliore se ci fossero molte meno persone. Quindi la fondazione Bill & Melinda Gates, sono lupi travestiti da pecora e stanno finanziando questo tipo di cose. Sicuro> [52]. Non è questo il luogo per riassumere la storia di questa discussa fondazione, ma in estrema sintesi è considerata dai suoi detrattori, dopo la scomparsa di David Rockefeller (caro amico di Bill Gates), come l’ereditaria della missione delle fondazioni Rockefeller in ambito di controllo della popolazione e politiche eugenetiche, mentre il testimone della pura propaganda neoliberista sovranazionale è portata oggi avanti principalmente da George Soros. In uno scenario di pandemia globale che non risparmia alcun paese, in effetti, l’unico movente plausibile, ammesso e non concesso che ce ne debba essere necessariamente uno, sarebbe solo quello di quella ristretta elite neo-malthusiana e filo-eugenetica globalista che desidera con qualsiasi mezzo di ridurre la popolazione terrestre e di tutti quei personaggi che hanno esplicitamente desiderato l’avvento di un virus in grado di decimare l’umanità e ce lo ripete inesorabilmente da più di un secolo. Gli stessi hanno supportato nel XX secolo svariate politiche sociali finalizzate alla riduzione della natalità e hanno sostenuto ampiamente l’ambientalismo come pretesto per promuovere l’idea di un’umanità come virus del pianeta e per l’imposizione di un agognato eco-fascismo sovranazionale basato su insindacabili diritti planetari superiori a quelli universali dell’uomo. Ricordiamoci che una nota attivista ha constatato positivamente che la pandemia <ha dimostrato che era anche possibile un’azione rapida necessaria per frenare i cambiamenti climatici> [53], un discorso da prendere più seriamente di quello che può sembrare. Ecco, Bill Gates e Warren Buffett, consapevolmente o meno, in buona fede o meno, partecipano a questo tipo di attivismo.

In una nota intervista per la CNN, oggetto di innumerevoli speculazioni, Bill Gates risponde ad una domanda sul suo dichiarato impegno nelle vaccinazioni infantili che lui stesso incautamente associa alla “riduzione della crescita della popolazione”: <se abbiamo successo, possiamo ridurre il numero di bambini che muoiono ogni giorno da circa 9 milioni a metà. E i benefici in termini di riduzione della malattia, riduzione della crescita della popolazione, offrono davvero alla società la possibilità di prendersi cura di se stessa dopo aver effettuato tale intervento> [60]. Ci sarebbero numerosi video su youtube di dichiarazioni pubbliche Bill Gates da portare alla causa, ma attualmente con restrizioni (prova per esempio https://www.youtube.com/watch?v=6WQtRI7A064). Limitiamoci all’annual letter del 2009 della Bill & Melinda Gates Foundation, che descrive indirettamente quale sia la loro visione neomalthusiana, cioè che esista una correlazione tra una auspicabile riduzione della popolazione e le campagne di vaccinazione, anche se l'attribuiscono ad un’improbabile spiegazione sociologica: <un fatto sorprendente ma critico che abbiamo appreso è stato che ridurre il numero di morti riduce effettivamente la crescita della popolazione. Il grafico 3 mostra la forte connessione tra i tassi di mortalità infantile e quelli di fertilità. Contrariamente alla visione malthusiana secondo cui la popolazione crescerà al limite di quanti bambini possono essere nutriti, infatti i genitori scelgono di avere abbastanza figli per dare loro un'alta probabilità che molti sopravviveranno per sostenerli mentre invecchiano. Con l'aumentare del numero di bambini che sopravvivono all'età adulta, i genitori possono raggiungere questo obiettivo senza avere tanti figli> [61]. In definitiva, per quanto necessariamente eculcorata, siamo ancora all’interno della corrente neomalthusiana promossa principalmente dai Rockefeller. Il primo neomalthusianesimo, strettamente malthusiano, perseguiva una riduzione della popolazione per preservare il livello di ricchezza delle elite occidentali. Quello successivo dei Rockefeller, globalista, metteva in discussione il principio malthusiano dell’esistenza di un limite delle risorse e ha puntato sulla tecnologia per superare tale limite (ogm green revolution). Questo non vuol dire che il controllo demografico abbia cessato di essere una priorità, ma perseguito principalmente con campagne culturali e movimenti radicali ideologici che avessero come effetto collaterale la riduzione del desiderio genitoriale e tutti gli strumenti in grado di provocare una riduzione generica della fertilità, specialmente di origine farmacologica diretta [62] [63] o indiretta (attraverso gli alimenti). La Bill & Melinda Gates Foundation è stata accusata proprio di questo nella sua campagna di vaccinazione in India [64], ma anche per il supporto alla campagna The Alliance for a Green Revolution in Africa (AGRA) [67], ancora assieme alla Rockefeller Foundation, per sperimentare brevetti ogm e continuare l’opera di appropriazione della produzione agricola africana a vantaggio delle multinazionali occidentali. Che dire poi dei test per coronavirus che sono risultati essi stessi positivi al coronavirus? [69] Li ha prodotti la lussemburghese Eurofins, che per i test clinici si avvale della Craft Technologies, che per l’ennesima incredibile coincidenza è stata finanziata per queste ricerche dalla Bill & Melinda Gates Foundation [70]. Il 10 marzo 2020 questa fondazione (con la partnership di Mastercard e WHO) ha lanciato un “Therapeutics Accelerator” [71] per coordinare tutta la ricerca sul COVID-19 e di fatto monopolizzarla su scala globale. Tre giorni dopo, per dedicarsi interamente alla sua attività filantropica, Bill Gates ha lasciato clamorosamente il board della sua Microsoft e di Berkshire Hathaway del sodale Warren Buffett. In questo momento è di fatto la persona più potente del mondo.

Nonostante tutto, cercare di trovare prove di una intenzionalità degli agenti eugenetici nel provocare una pandemia come quella in atto è francamente una strada impraticabile, anche perché la commistione tra pubblico e privato e tra istituzioni governative e sovranazionali tipiche di questo ambiente necessità di un’analisi di tutt’altro livello. Per il momento limitiamoci a prendere in considerazione che si siano posti nella posizione migliore possibile per approfittare di queste eccezionali circostanze e aggiungere alcuni ulteriori elementi certi che possono aiutare a costruire un quadro complessivo. L’ormai famigerato laboratorio BioSafety Level 4 del Wuhan Institute of Virology non è un luogo misterioso e secretato alle autorità internazionali, ma, al contrario uno dei laboratori di riferimento della rete della World Health Organization (WHO), quindi è molto difficile che tale organizzazione internazionale non fosse al corrente delle ricerche che si stavano effettuando. I laboratori cinesi (oltre a quello di Wuhan se ne stanno realizzando altri 3) sono particolarmente importanti per la comunità internazionale perché sono meno ostacolati dalla burocrazia, soprattutto per quanto riguarda la sperimentazione animale, come sui primati, sui quali si testano i vaccini e gli antivirali destinati all’uomo. Il già citato Francis Boyle, redattore della legislazione statunitense sulla guerra batteriologica, non ha dubbi in merito: <questo è un laboratorio di ricerca della WHO appositamente designato. La WHO era d'accordo e sapeva benissimo cosa stava succedendo lì. […] Tedros [Adhanom] era laggiù che stringeva la mano a Xi, sorrideva e lo sosteneva. L'OMS era d'accordo. Hanno approvato molti di questi laboratori BSL-4, sanno esattamente cosa sta succedendo e che è un laboratorio approvato dalla ricerca dell'OMS> [54]. Il 22 gennaio 2020 ci sono state accese discussioni in un comitato di emergenza del WHO a causa di opinioni divergenti se dichiarare o meno lo stato di emergenza sanitaria, la questione ha rilevanza non solo formale e sanitaria, ma geopolitica e pure finanziaria, dato che il pagamento del premio dei pandemic bonds emessi dalla World Bank scatta solo in determinate circostanze. [55]


Il 28 gennaio il direttore generale del WHO, Tedros Adhanom, si incontra a Pechino con il presidente cinese Xi Jinping per discutere della situazione, per il quale ha sempre avuto solo parole di elogio. Secondo Tedros la Cina sta "definendo un nuovo standard", ha conseguito un “risultato straordinario” e “sta effettivamente facendo di più di quanto era tenuta a fare”, motivo per cui è stato accusato di supportare la censura cinese. Esiste in merito un report del più importante think-thank statunitense, il Council on Foreign Relations (CFR), che condanna duramente l’operato della World Health Organization: <la debole risposta del WHO sulla cattiva gestione della Cina sulla diffusione del COVID-19 ha ripulito l’immagine della Cina a spese della credibilità del WHO. I tempi sono maturi per una chiara leadership del WHO basato sulla scienza e non sulla politica> [56]. È evidente che esista una spaccatura profonda tra l’establishment che difende l’imperialismo americano e quello globalista che persegue interessi sovranazionali, anche se a lungo hanno perseguito gli stessi obiettivi. Attualmente esistono già petizioni per le dimissioni di Tedros Adhanom dalla massima carica nel WHO, un uomo, come detto, già toccato dagli scandali di frode e corruzione che hanno colpito il Global Fund to Fight AIDS, Tuberculosis and Malaria di cui è stato presidente su sostegno della Bill & Melinda Gates Foundation. Il 30 gennaio 2020 il WHO dichiara lo stato di emergenza [57], il PHEIC (Public Health Emergency of International Concern), ma non è ancora formalmente pandemia globale da COVID-19, che verà dichiarata solo il 12 marzo. Il 31 gennaio 2020 il segretario alla Difesa statunitense, Mark Esper, firma la messa in stato di allerta (warning order), con cui stabilisce che l’U.S. Northern Command (NorthCom) si prepari all’eventualità dell’applicazione delle regole di “continuità di governo”, cioè quelle pensate durante la Guerra Fredda in caso di attacco nucleare ed entrate in vigore solo l’11 settembre 2001, ma di questo nessun media ne ha parlato. Sempre il 31 gennaio 2020 il Consiglio dei Ministri italiano delibera <lo stato di emergenza in conseguenza del rischio sanitario connesso all'insorgenza di patologie derivanti da agenti virali trasmissibili> [58], quasi un mese prima del primo caso ufficiale in Italia e senza alcuna risonanza mediatica. Si presume fosse una misura precauzionale per l’emissione di futuri provvedimenti, ma rimane in forte dissonanza con le dichiarazioni pubbliche di tutti i membri dell’esecutivo, per cui l’unico pericolo era al momento rappresentato dalla sinofobia razzista fomentata dal centrodestra e non si aveva alcuna intenzione di rispettare distanziamenti sociali o tantomeno chiudere le frontiere. Evidentemente, come troppo spesso accade in Italia, era presumibilmente un provvedimento calato dall’alto, contrario al sentiment dei politici italiani.


Lo stesso 31 gennaio 2020 un anonimo pubblica, sul sito web di imageboard 4chan, una delle più tristi e impressionanti profezie sull’incombente pandemia (ora cancellata dal sito), che ipotizzano anche il rapporto tra il WHO e l’Italia. Il post di un anonimo (ID: nQzQS2i3) è incentrato principalmente sul dare consigli finanziari: <vendi le tua azioni adesso - sta arrivando una pandemia>, mentre la borsa crollerà solo il 20 febbraio. <Ho deciso di non pubblicare martedì [28 gennaio 2020, ndr] che il WHO stava per dichiarare un'emergenza globale, perché ho avuto ancora sentimenti contrastanti, ma non posso essere facilmente identificato a questo punto, quindi ti farò sapere ora che è molto peggio di quello che ti viene detto. Premetto questo dicendo che lavoro nella finanza e ho amici e parenti nel settore medico, incluso il CDC e un amico intimo nel WHO. Per cominciare l’R0 (pronunciato "R zero") [parametro che indica il numero di individui a cui un contagiato può trasmettere l'infezione, ndr] è in realtà intorno a 6, non a 3. In secondo luogo è leggermente più letale nella forma attuale, con la Cina che copre un sacco di morti facendole passare come infarti, polmonite, insufficienza renale, di ogni sorta delle cause ufficiali per nascondere i numeri reali. CDC e WHO ne sono perfettamente consapevoli. Sentirai anche la frase "casi confermati". Attualmente gli epidemiologi ritengono che la Cina abbia superato 120.000 casi al minimo; è anche possibile che abbiano toccato i 100k più di una settimana fa. Tutto quello che sanno per certo è che la Cina ha avuto almeno 120.000 infezioni entro martedì [martedì 28 gennaio 2020 i casi ufficiali in Cina sono stati 5.974, ndr]. Ci sono investitori di alto profilo che si sono ritirati silenziosamente in anticipo. Viaggi e turismo, industria dell'ospitalità e dei servizi, questi sono solo i più immediati e ovvi. La produzione sta per avere un corso selvaggio. Le uniche industrie "sicure" su cui investire in questo momento sono i campi biomedici e abbastanza stranamente la plastica. Praticamente tutte le altre industrie saranno colpite in maniera massiccia e chiunque sia al corrente ha cercato di farlo nel modo più silenzioso possibile prima di SHTF ["shit hits the fan", volgare per "le cose stanno per diventare disastrose", ndr], in parte per evitare accuse di insider trading, ma soprattutto per non creare panico. Questo è anche il motivo per cui CDC e WHO lo nascondono. Per quanto li riguarda, non importa quanto sia grave la malattia, il panico peggiorerà sempre. Questo è anche il motivo per cui molti economisti stanno minimizzando o ti stanno mentendo. Nel prossimo anno o due. Nei prossimi mesi la malattia porterà infezioni a livello globale, comprese le infezioni locali sostenute in quasi tutti i principali centri metropolitani sulla terra entro la fine di maggio. Gli Stati Uniti, CDC e WHO stanno entrambi proiettando da 60.000 a 2 milioni di morti all'inizio dell'estate. Ancora una volta, lo stanno minimizzando perché 2 milioni non sono considerati molte persone, ma si presume che possano bloccare le infezioni in tutte le principali aree urbane. […] Ricorda, la previsione più ottimista a questo punto è che 60.000 persone verranno uccise nei prossimi mesi. È altamente contagioso con un R6, alta probabilità di ulteriori mutazioni, contagioso durante la fase prodromica, ed è disperso nell'aria. L'unica ragione per cui non stai già vedendo migliaia di persone confermate al di fuori della Cina è a causa del periodo di incubazione, ma credimi, l'OMS sta già parlando di come sarà "problematica" la modellazione della risposta cinese nei paesi occidentali, e il primo paese in cui vogliono provarlo è l'Italia. Se inizia un grande scoppio in una grande città italiana, vogliono lavorare attraverso le autorità italiane e le organizzazioni sanitarie mondiali per iniziare a bloccare le città italiane nel vano tentativo di rallentare la diffusione almeno fino a quando non possono sviluppare e distribuire vaccini, che tra l'altro è dove dovresti iniziare a investire. Lo scenario non solo brutto, ma spaventoso, è che non riescono a contenerlo e che muta anche in Sud America. Questo sarà molto, molto peggio dell'influenza spagnola se ciò accadrà e andrà in crash completamente l'economia globale. Questo è stimato dalle autorità sanitarie mondiali per essere "solo" il 20,6-7% probabile che accada, tuttavia per quanto si preoccupano stanno facendo un passo alla volta per non creare il panico, ma si stima ad uno su cinque la possibilità di morte di oltre cento milioni di persone nel prossimo anno. Redfield ne è consapevole insieme ad alcuni altri importanti membri del personale CDC americano e analizza la situazione in base a tale logica. Chiedi a Kyle di questo quando ne hai la possibilità. Le autorità sanitarie europee non sembrano ancora completamente informate di tutto ciò, ma l'WHO, per quanto ne sappia, è dove i numeri stessi hanno avuto origine principalmente insieme ai modelli. […] Non hai idea di quanto delle mie risorse ho già ridotto in euro. Gli Stati Uniti saranno particolarmente fottuti da questo. Le persone inizieranno a cadere per strada perché hanno troppa paura delle spese mediche, la nostra "surge capacity" è assolutamente terribile, le nostre agenzie a livello statale non sono abbastanza coordinate, non c'è alcuna possibilità di quarantena e le morti per questo nCoV non sono nulla in confronto ai disordini civili dal fondamentalmente cercare di far rispettare la legge marziale. Tutti i quartieri di "dindu" ["afroamericani" in slang, ndr] e "poorfag" ["disadattati" in slang, ndr] saranno un problema e buchi infernali come Los Angeles lo diffonderanno come un incendio, il che è abbastanza terrificante che uno dei primi casi negli Stati Uniti sia stato a Los Angeles. Brucerà proprio attraverso le baraccopoli degli "hobo" ["precari" in slang, ndr] e le città delle tende dei drogati> [59].







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